Oggi, 7 dicembre 2017, durante una seduta della IV Commissione Difesa il Sottosegretario Gioacchino Alfano ci ha risposto all’interrogazione https://goo.gl/XVQoXn a mia prima firma in merito al mistero delle nomine revocate o meno al SSS, Generale Domenico Rossi.   L’ On. Rossi è stato nominato Sottosegretario e ha ricevuto le deleghe per la trattazione di alcune materie come da decreto del Ministro della Difesa in data 19 gennaio 2017.   A seguito delle polemiche seguite dalla trasmissione de “Le Iene” rimetteva le deleghe conferitegli dal Ministro Roberta Pinotti.  Fino ad oggi non risultavano dichiarazioni ufficiali sulla questione da parte del Ministro della Difesa, ne’ tanto meno da parte del Sottosegretario Rossi. Siamo stati costretti a presentare un’ interrogazione in Commissione per avere delle risposte più esaustive. Con poche righe scarne, ci hanno risposto che le sue deleghe le ha trattenute il Ministro Pinotti già dal 7 novembre 2017.

decreto 7 nov 2017 ritiro deleghe on.Rossi

Quello che non ci è ancora chiaro, in quanto non ci è stata data la risposta, è perché al ritiro delle deleghe il Sottosegretario stia ancora a palazzo Aeronautica ad occupare una sedia ed un posto che potrebbe essere occupato da chi avrebbe la volontà di lavorare davvero per le Forze Armate, per il benessere del personale, dato che una delle sue deleghe era proprio quella al personale.

Una grossa responsabilità in tal senso va anche attribuita al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, in quanto ha trattenuto le deleghe dell’ On. Rossi, lasciando le commissioni di Camera e Senato prive di una persona che possa relazionarsi e lavorare. Ieri in sede di discussione della Legge di Bilancio la IV Commissione Difesa si è trovata a lavorare e discutere gli emendamenti con la poltrona del Sottosegretario vuota.

A questo punto la domanda nasce spontanea: il Sotosegretario Rossi, perché occupa una poltrona senza deleghe e a cosa si dedicherà tutto il giorno a palazzo? Sarà forse il nuovo segretario del Ministro Roberta  Pinotti?

 

 

Il Comune di Lonato del Garda e la sua Giunta hanno dato il via libera alla sciagurata costruzione di un edificio in vetro e cemento di ben 500 metri quadrati per eventi con attività di ristorazione, nell’area verde all’interno della splendida Rocca, un luogo prezioso tutelato da normative rigorose, ambientali, culturali e architettoniche. A questo si aggiunge il parere positivo della Soprintendenza di Brescia. Insomma, tutti uniti per arrivare allo scempio di un luogo meraviglioso, simbolo di storia e di cultura. Noi del Movimento 5 Stelle, con tutti i portavoce, dal livello nazionale a quello locale, come Rossella Magazza impegnata nel comune di Lonato, diciamo NO a questa ennesima speculazione ai danni del territorio e della cittadinanza.

Ho quindi depositato una interrogazione in merito https://goo.gl/2xtUSw chiedendo un urgente intervento del Ministro dei Beni Culturali, per verificare immediatamente che il paventato nuovo edificio non sia in contrasto con le normative vigenti, evitando così lo snaturamento dell’aspetto ambientale e architettonico della Rocca Viscontea e dell’integrità del bene. Inoltre chiediamo al Ministro dell’Istruzione una indagine approfondita per verificare che le attività, passate, presenti e future, della Fondazione Ugo Da Como, proprietaria della Rocca, siano svolte nel rispetto delle finalità statutarie previste nel lontano 1942, che prevedono esclusivamente attività di promozione della cultura a favore dei giovani. Al contrario sono più di 10 anni che all’interno della orrenda tensostruttura già presente nella Rocca, si svolgono cene e ricevimenti di matrimonio, le cui uniche motivazioni possono essere di sfruttamento economico. Quello che si sta verificando all’interno della Rocca ha ormai assunto le caratteristiche di un vero abuso, di un delitto nei confronti della storia, dell’ambiente e della cittadinanza, con la chiara complicità delle autorità locali, e tutto ciò non può essere permesso e tollerato.

Leggi anche l’articolo di AgCult-Agenzia Giornalistica sulla speculazione nella Rocca di Lonato  https://agcult.it/2017/12/06/brescia-basilio-m5s-mibact-miur-verificare-attivita-svolte-allinterno-della-rocca-lonato/ 

Mi giungono numerose e quotidiane segnalazioni da parte dei dipendenti delle Forze Armate che, chiedendo l’estratto conto previdenziale, si trovano di fronte a ripetuti mancati versamenti all’INPS. Un fatto gravissimo che getta nello sconforto intere famiglie, preoccupate per il loro futuro, anche in considerazione delle allarmanti notizie che riguardano la sostenibilità economica dell’ente previdenziale.

Ho quindi immediatamente depositato una interrogazione in merito https://goo.gl/1TdW2u  chiedendo urgenti chiarimenti al Ministro della Difesa e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Perché questi versamenti non risultano? Per quale motivo non sono stati versati, pur essendo dovuti? Una evidente lesione di ogni elementare diritto per ciascun militare coinvolto. Peraltro, questi mancati versamenti risalgono anche a numerosi anni fa, già dal periodo precedente alla soppressione dell’INPDAP e allora pretendiamo dal Governo che dia assoluta certezza sulla futura erogazione delle pensioni nel loro corretto ammontare, in base all’effettivo servizio prestato dai militari interessati. Inoltre il Governo deve garantire il versamento puntuale mensile dei contributi dovuti, senza altri artifizi contabili. Tutta questa situazione è poco chiara ed è scandaloso che eventuali “giochi di bilancio” possano avere anche la minima ripercussione sui militari che prestano il proprio lavoro al servizio dello Stato e della cittadinanza. Su questo argomento non daremo tregua al Governo e ai Ministri competenti, e il loro consueto colpevole silenzio non sarà tollerato. Ricordiamo al Ministro della Difesa che ha il dovere di tutelare i lavoratori che prestano servizio per le FFAA e non solo creare problemi come accade anche con la gestione delle buste paga da NoiPA. La gestione Pinotti non ha minimamente a cuore il benessere del personale, ma interessano solo movimenti di soldi per l’acquisizione di sistemi d’arma troppo spesso inutili.

Leggi l’articolo de “Il Messaggero ” con le mie dichiarazioni su questa gravissimo problema.

Non molleremo fino a quando non verrà fatta chiarezza sulla vicenda, versati tutti i contributi e sistemati gli estratti conto previdenziali.

La Ministra della Difesa Roberta Pinotti, nonostante la segnalazione pervenutegli tramite un apposta interrogazione depositata il 20 settembre, non ha ancora preso provvedimenti per i militari che sono impegnati sul territorio nazionale per l’operazione Strade Sicure e si trovano, quindi, a dover affrontare le prime piogge copiose sotto l’acqua battente.

L’interrogazione, consultabile al link https://goo.gl/TtbX5m era stata depositata a settembre proprio per prevenire ciò che sta accadendo adesso in tutte le strade e le piazze ove ci sono i presidi di Strade Sicure e suggerivamo alla Ministra di fornire i militari di adeguato equipaggiamento e di gazebo per la protezione da pioggia e altri agenti atmosferici- prosegue la deputata. Nulla è stato fatto e così i militari si trovano ad affrontare la pioggia battente, non hanno la possibilità di ripararsi e sono costretti a ripari di fortuna. È tragicomico che nessuno si sia accorto dell’arrivo dell’inverno, che non ci sembra una novità nel panorama meteorologico. Scenda la Pinotti sotto la pioggia a presidiare il territorio.

Il convegno intende accendere i riflettori sulla situazione attuale in cui versa la famiglia del militare e, attraverso l’analisi di alcune criticità, riuscirà a concretizzare proposte che possano dare vita a azioni legislative per migliorare e supportare la vita delle “Famiglie Militari”, migliorando e implementando gli interventi già attivi, troppo spesso non adeguati alle reali esigenze di vita dei militari e dei loro familiari.

Il convegno quindi si concentrerà su una tematica per ogni tipologia di argomento, cercando di analizzare la situazione con relatori esperti del settore, e casi concreti che possano sostanziare le problematiche su cui intendiamo concentrarci.

Ringrazio l’Associazione “L’Altra Metà della Divisa”, per la co-organizzazione del convegno e per prestare da tanti anni e con grande passione la loro preziosa e qualificata opera a favore dei militari e della loro famiglie.

Per partecipare all’evento è necessario accreditarsi al seguente link : basilio_t@camera.it.

Per accedere alle sale della Camera dei Deputati è obbligatorio un documento di riconoscimento e per i signori è obbligatoria la giacca.

Oggi, alla Camera dei Deputati, ho avuto il piacere e l’onore di incontrare Susi Snyder, uno dei massimi rappresentanti di ICAN. Ho espresso l’entusiasmo per la recente assegnazione del Premio Nobel per la Pace che, soprattutto in un momento così particolare a causa delle tensioni nel mondo, riveste un significato altamente simbolico e di grande impatto per la popolazione mondiale.

Noi del Movimento 5 Stelle siamo impegnati da anni sulla tematica del disarmo nucleare e dell’interdizione delle armi nucleari. Nella mia attività Parlamentare ho presentato vari atti sulla materia e anche molto recentemente in occasione della discussione generale in aula sulla mozione per il disarmo nucleare, che mi vede impegnata come prima firmataria, ho rappresentato la nostra protesta e il nostro sconcerto verso l’acquisizione decisa dal Governo di ulteriori F-35, peraltro in grado di fare da vettori a bombe atomiche, le ammodernate B61-12 termonucleari.Insomma la direzione intrapresa dai governi che si sono susseguiti sino ad ora appare purtroppo molto chiara e in palese violazione del Tnp (Trattato di non proliferazione nucleare), ovvero dell’accordo internazionale sulle armi nucleari che si basa su principi ben definiti : disarmo e soprattutto non proliferazione.

Tutto ciò dimostra in maniera inequivocabile, anche dopo l’assegnazione del Premio Nobel a ICAN, che le scelte del Governo, dettate esclusivamente da torbidi interessi economici, stanno portando sempre più l’Italia verso un ulteriore isolamento da quella comunità internazionale che si batte per i diritti umani e per proteggere la popolazione mondiale dalla minaccia del nucleare.

Noi, comunque, continuiamo a lavorare per costruire e realizzare un Paese diverso!

Yemen, una tragedia umanitaria di cui Governo e PD sono politicamente responsabili!

10.000 morti, 2 milioni di sfollati, 2 milioni di bambini non possono andare a scuola, 18,8 milioni di sfollati di cui 9,6 milioni di bambini.

L’Italia, con il silenzio e la copertura del Governo, del PD, della maggioranza, è uno dei paesi fornitori di armi, le bombe partono dal nostro paese, dalla Sardegna, in barba ad una legge molto chiara la 185/90 che norma la pratica dell’ export delle armi militari.

Guarda il mio intervento alla Camera dei Deputati sulla mozione a prima firmataria Emanuela Corda

Video intervento Yemen-1^parte

Video intervento Yemen-2^parte

Download discorso 

 

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NO alle ARMI NUCLEARI IN ITALIA, NO AGLI F-35!Ascoltate il mio intervento di oggi alla Camera sulla mozione che ho presentato in merito.Sentirete anche le gravi contraddizioni che ho evidenziato su PD e Governo, finti pacifisti che stanno portando l'Italia nel vortice nucleare!Tatiana Basilio

Opublikowany przez Tatiana Basilio na 24 lipca 2017

 

Nei giorni scorsi, in occasione della discussione generale sulla mozione per il disarmo nucleare, ho messo le cose in chiaro rivolgendomi al governo. Il punto è molto semplice: in più di una circostanza il popolo italiano si è espresso contro l’utilizzo del nucleare anche per scopi civili.

Una decisione che è stata disattesa dalle nostre autorità politiche e istituzionali. Disattesa perché? Perché, vedete, forse non avremo centrali nucleari in Italia, ma abbiamo di peggio. Come gli ordigni nucleari B-61 nelle basi militari di Ghedi ed Aviano. In passato accompagnata da una delegazione di portavoce mi sono recata a Ghedi chiedendo di poter visionare questi ordigni, sollevando domande sulla quantità esatta stoccati negli shelter.

L’Italia li custodisce attraverso un particolare sistema (cosiddetto della “doppia chiave”) per conto degli Stati Uniti.

La risposta dall’altra parte è sempre stata una e solo una: non siamo autorizzati a fornire alcun dato in merito. E ancora: quelle aree non sono sotto la giurisdizione italiana, non potete visitarle.

Ovvero, nemmeno un parlamentare della Repubblica, che rappresenta – come recita la Costituzione – la nazione, può accedere in determinate aree poiché il Governo decide che sono classificate e non è possibile conoscere ciò che vi è in un’ area classificata.
E’ allucinante, ma tant’è.

Oltre a queste tipologie di ordigni non possiamo non considerare anche l’acquisizione del programma F35. Cacciabombardieri inutili, costosi e ormai già obsoleti in grado, guarda il caso, di fare da vettori a bombe atomiche, le ammodernate B61-12 termonucleari.
Insomma la direzione intrapresa dai governi che si sono susseguiti sino ad ora appare purtroppo molto chiara. E in palese violazione del Tnp (Trattato di non proliferazione nucleare).

Nella fattispecie, trattasi di un accordo internazionale sulle armi nucleari che si basa su principi chiari: disarmo e soprattutto non proliferazione.

Undici articoli che proibiscono agli stati firmatari “non-nucleari”, quindi anche all’Italia, di procurarsi tali armamenti e agli stati “nucleari” di trasferire a chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi.

Questi sono i fatti, questa è la realtà. E mentre qualcuno, scevro da qualsiasi argomentazione utile al dibattito, altro non fa che strumentalizzare la nostra posizione tacciandoci come dei visionari, noi continuiamo a lavorare per costruire e realizzare un Paese diverso.

La Difesa è un comparto importantissimo, l’Italia ha il diritto e soprattutto il dovere nei confronti dei propri cittadini di difendere il suo territorio, specie in un momento in cui la minaccia jihadista assume forme poliedriche e singolari.

Questo non significa chinare la testa, questo non può significare abdicare ai nostri interessi come Paese sovrano.

L’Italia deve poter dire la sua nello scacchiere geopolitico mondiale, ma deve farlo seguendo sempre, costantemente, la volontà dei propri cittadini e i trattati che ha sottoscritto come impegno.

Guarda la mia intervista alla rete televisiva PressTv:
http://presstv.com/Detail/2017/07/27/529801/Italians-concerned-as-US-decides-to-hide-nuclear-activities

Tatiana Basilio, portavoce M5S alla Camera dei Deputati

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Guarda l’audizione in Commissione Difesa del Gen. Massimiliano Del Casale, Presidente Cassa Ufficiali Sottufficiali FFAA e il mio intervento.

Audizione Gen. Massimiliano Del Casale presidente cassa ufficiali sottufficiali FFFAA.Sono sempre più convinta che presto la cassa entrerà in default per ovvi motivi di numeri. Anche a fronte dei tagli che ci saranno nelle FFFAA a fronte dell' applicazione della legge 244. Molti militari andranno in pensione e in proporzione non ci saranno gli stessi numeri ad entrare ed è per questo che pensano di aumentare il prelievo sulle buste paga!La cassa è anacronistica se pensiamo che i denari prelevati dalle buste paga e depositati sulla banca Marche ai militari non fruttano nemmeno un centesimo di interessi.Ci sono dei sistemi ben più moderni di pensione integrativaInoltre a coloro, Carabinieri ed Esercito, che sono resi non idonei prima del compimento del 15 anno di permanenza nelle FFFAA, non viene restituito un centesimo di ciò che hanno versato.Penso che dopo due anni che mi occupo di cassa di previdenza FFFAA ufficiali e sottufficiali sia giunto il momento che il Governo faccia una profonda riflessione in merito all' inutilità della stessa e di quanto essa sia anacronistica ed inutile.Lasciamo i soldi nelle mani dei militari, liberi di scegliere come utilizzare i propri soldi e diamo loro, piuttosto, la possibilità di investire su un vero fondo pensionistico integrativo complementare.

Opublikowany przez Tatiana Basilio na 1 lipca 2017


La situazione della Cassa di previdenza delle Forze armate è a rischio fallimento, migliaia di lavoratori attendono di ricevere i dovuti trattamenti previdenziali ma ormai da mesi si parla di un default annunciato, con la nomina dei vertici che rimane sospesa a data da destinarsi e le preoccupanti segnalazioni pervenute anche dai Co.Ce.R.

Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Tatiana Basilio, componente della IV Commissione Difesa, commentando la presentazione di una interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, avente ad oggetto la critica situazione finanziaria della Cassa di previdenza delle Forze Armate e sottoscritta anche dagli altri deputati grillini della Commissione Difesa, Emanuela Corda, Luca Frusone e Gianluca Rizzo.

In un paese davvero civile il welfare-state e, con esso, i trattamenti pensionistici e le prestazioni previdenziali dovrebbero rappresentare una priorità per il Governo. 

In tal caso, invece, il Governo sta assistendo passivamente alla lenta dissoluzione dell’ente previdenziale senza assumere alcun provvedimento, nonostante tale situazione coinvolga direttamente migliaia di cittadini che,indossando una divisa, hanno servito lo Stato attraverso i ruoli delle Forze armate.

Per questo chiediamo a gran voce che il Ministro Pinotti fornisca risposte chiare su quali siano le prospettive e che il Governo si faccia presto carico dal punto di vista economico per salvare la Cassa dall’inesorabile fallimento.