Sono trascorsi ben cinque anni da quando decisi di accettare l’ appello che ci inviò Beppe Grillo via email.

Ora, dopo cinque anni trascorsi in Parlamento, portando la voce di tutti i cittadini, ho deciso di ripropormi come portavoce nelle Parlamentarie.

Il video è una breve sintesi del lavoro svolto, con passione, dedizione, qualche difficoltà e tanti risultati positivi. Così se avete apprezzato ciò che ho fatto, potrei proseguire nel lavoro quinquennale, affiancando tutti coloro che entreranno in Parlamento.

Ringrazio tutti gli attivisti che mi hanno supportata dall’inizio e le tante persone che si sono affiancate in questi anni; tutti insieme ci impegneremo per un’ Italia a 5Stelle!

GUARDA (qui sotto) I VIDEO CON IL MIO INTERVENTO DURANTE IL CONVEGNO “LA TUTELA DELLA FAMIGLIA MILITARE” 

Video intervento convegno La Famiglia Militare – 1^parte

Video intervento convegno La Famiglia Militare – 2^parte

C’è un altro aspetto della divisa, che poco o nulla viene preso in considerazione. Eppure è un aspetto fondamentale, anzi fondante: la famiglia.

In questi anni ci siamo impegnati molto su questa materia, sollecitando il Governo con atti parlamentari. Un governo totalmente indifferente a certe importanti problematiche.

Qui potete vedere l’elenco, e la risoluzione approvata in Commissione Difesa lo scorso dicembre che ha concluso un percorso di grande impegno portato avanti in questi anni di legislatura.

Leggi la Risoluzione https://goo.gl/bS5iZA

Leggi l’Interrogazione per il rispetto della Legge 104 https://goo.gl/4dkxR5

Leggi l’Interrogazione per il sostegno al personale proveniente dal Corpo Forestale dello Stato e alle loro famiglie https://goo.gl/uN9DHE

Leggi l’Interrogazione sui trasferimenti in ambito militare https://goo.gl/Jk9RtX

Leggi l’Interrogazione sugli alloggi per i militari https://goo.gl/EA5E86

Leggi l’Interrogazione sulla previdenza complementare integrativa https://goo.gl/uQw2X3

Il 13 novembre scorso abbiamo anche organizzato un incontro che vuole essere un tavolo di lavoro per concretizzare proposte che possano dare vita ad azioni legislative per supportare le “famiglie militari”, migliorando e implementando gli interventi già attivi, troppo spesso non adeguati alle reali esigenze di vita dei militari e dei loro familiari. E’ stato un bilancio delle attività svolte e sopratutto un momento programmatico per gli impegni nella prossima legislatura. Non molleremo mai riguardo l’attenzione da dedicare a alla condizione del militare e a quella della sua famiglia.

In questi quattro anni e mezzo ci siamo confrontati con mille situazioni e molteplici problemi che nella galassia militare non sempre appaiono semplici, hanno permesso di incentrare l’attenzione su ciò che sta alla base della società italiana: la famiglia. Non una famiglia normale ma la famiglia di chi vive e lavora nel comparto Difesa. Quali riflessioni sorgono ? Come vengono affrontate ? Come dovrebbero essere attenzionate? Risposte sulle quali concentreremo i nostri sforzi nel prossimo mandato parlamentare.

Lo scorso novembre è accaduto un episodio incredibile nella base militare di Ghedi (BS). Un ex aviere, infatti, dopo essere entrato all’interno della base, passando con una facilità estrema i controlli di sicurezza all’ingresso, continuava nella violenta lite con la sua ex compagna, una militare di 20 anni, dopo aver già precedentemente avuto lo stesso violento comportamento all’esterno della base, nell’appartamento nel quale convivevano insieme. La ragazza è stata soccorsa dai vicini.

Ho quindi ritenuto opportuno e doveroso presentare una interrogazione in merito, leggi l’interrogazione qui https://goo.gl/zL1etq ), dove chiediamo al Ministro della Difesa di promuovere urgentemente una accurata indagine sull’accaduto. Non si può assolutamente verificare che un civile entri con tale facilità in una base militare che, peraltro, stocca da sempre anche ordigni nucleari USA, le future ammodernate bombe B-61 12. Una volta accertati i fatti il Ministro, se emergeranno responsabilità, dovrà intraprendere tutte le iniziative necessarie nei confronti dei carabinieri presenti all’entrata della base di Ghedi e comunque affinché tali episodi non si ripetano più, rafforzando i controlli e le procedure di ingresso. Inoltre il grave episodio che ha visto vittima una giovane donna è anche l’occasione per esprimere una forte condanna e per ribadire il nostro impegno, già espresso in questa legislatura, per rivedere il codice dell’ordinamento militare prevedendo un’apposita disciplina relativamente ai casi di violenza di genere, oggi totalmente assenti. Riprenderemo questa materia anche nella prossima legislatura. Simili episodi, come quello del marocchino che si era introdotto nella base di Aviano e questo di Ghedi per la sicurezza del paese non devono più ripetersi.

SCARICA L’INTERROGAZIONE  Interrrogazione PUBBLICATA Base Ghedi 20.12.17 4_18826

 

 

 

 

Abbiamo depositato una interrogazione parlamentare ( Interrogazione depuratore Paratico ) per riportare di nuovo a galla la problematica dell’ inquinamento del lago d’ Iseo e del fiume Oglio, e il mal funzionamento depuratore di Paratico.

Il nostro lavoro di indagine e controllo del territorio non è mai terminato.

Come portavoce alla Camera dei Deputati, coadiuvati da più gruppi locali che si spendono ogni giorno per fare rete con noi in parlamento, stiamo lavorando perché si possano e portare nelle sedi istituzionali temi e problematiche che si riflettono sulla salute delle acqua dei nostri bacini lacustri e fluviali.

La nostra volontà è che prima o poi chi occupa le sedi istituzionali e decisionali possa comprendere che un ambiente sano e non inquinato porterebbe più beneficio a tutti, dai singoli cittadini, al turismo, alle coltivazioni che finiranno sulle nostre tavole.

Con un governo regionale e nazionale a guida pentastellata la tutela e salvaguardia dell’ ambiente sarebbe garantita, poiché è il cuore del nostro motore.

Risulta pubblicata in data 8 febbraio 2007 l’interrogazione a risposta scritta n. 4/02530 Interrogazione malfunzionamento depuratore Paratico, nella quale si chiedeva al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore quali provvedimenti intendesse assumere per assicurare che gli scarichi anomali più volte riscontrati nel collettore di Adro e Capriolo non compromettessero l’ecosistema del bacino del fiume Oglio.

Nel 2013 una lettera della società AOB2, gestore delle acque bresciane, segnalava ancora gli stessi problemi di «presenza di scarichi maleodoranti e anomali provenienti dalla pubblica fognatura di via Lucerna ad Adro, con molti parametri fuori norma».

Nella zona in cui il fiume diventa un bacino detto «laga», a causa dello sbarramento della diga Italcementi, i fanghi introdotti nel fiume sono rimasti intrappolati a tonnellate e non sono più potuti fluire lungo il corso d’acqua, questo alla data del prelievo dell’Arpa del 16 ottobre 2006.

Chiediamo che siano individuati i responsabili e che sia aperta una indagine da parte delle autorità competenti.

 

 

 

Pochi giorni fa siamo riusciti a scongiurare l’ennesima scandalosa proroga per i Cocer militari, che volevano inserire nella legge di bilancio, così presto (e finalmente) i militari potranno eleggere i propri rappresentanti, fermo restando, ovviamente, il nostro principio che siano necessari organismi sindacali più rappresentativi delle reali esigenze dei militari.

Nel 2018 il nostro impegno continuerà per arrivare a un necessaria drastica riduzione delle spese degli attuali organismi di rappresentanza militare (Cocer, Coir, Cobar) che ammontano a diversi milioni di euro all’anno.

Ho presentato nel mese di dicembre una interrogazione parlamentare dove sollecito il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ad adottare un contenimento delle spese e una ottimizzazione dei costi, ovviamente senza comprimere le funzioni e le competenze degli organismi stessi.

Potete visionarla qui sotto o al seguente link https://goo.gl/n1DVCb

Interrogazione PUBBLICATA spese organismi di rappresentanza militare 20.12.17 4_18815

In questa ottica proponiamo l’utilizzo dello strumento della videoconferenza per le riunioni da tenere a Roma, al fine di ridurre il più possibile le spese. La videoconferenza è ormai da anni usata nel mondo dalle più importanti aziende private ed enti pubblici, non si comprende il motivo per il quale i componenti (in proroga) degli organismi di rappresentanza militare debbano ogni volta recarsi a Roma per tenere le loro riunioni, con evidente considerevole aggravio sul bilancio pubblico. Peraltro si segnala la recente iniziativa del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale Enzo Vecciarelli, il quale, a seguito della richiesta del Cocer volta a chiedere l’autorizzazione ad effettuare delle visite presso alcuni reparti, sia in Italia che all’estero, al fine di illustrare il provvedimento di riordino delle carriere emanato dal Governo, respingeva la richiesta con l’obiettivo del massimo contenimento della spesa pubblica, disponendo, allo stesso tempo, un possibile utilizzo dello strumento della video conferenza. Guardate qui l’articolo di Infodifesa http://infodifesa.it/taglio-alle-spese-generale-enzo-vecciarelli-fa-mezzo-passo-avanti-limita-ma-non-elimina-quelle-del-cocer/

Inoltre, sempre nella interrogazione presentata, chiediamo al Ministro Pinotti di adottare le opportune iniziative per garantire la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza, relativamente all’utilizzo dei fondi a disposizione degli organismi di rappresentanza militare, anche predisponendo la pubblicazione online delle ricevute presentate dai componenti degli organismi di rappresentanza militare per il rimborso delle spese sostenute.

 

Risultano circolari interne che prevedono nuove direttive nel senso di una revisione delle procedure per le visite mediche periodiche e degli esami specialistico-strumentali per il personale delle Forze Armate. Tali direttive abbasserebbero il livello degli standard qualitativi, peraltro già ampiamente insufficienti. Una situazione scandalosa che preoccupa molto i militari.

Ho, quindi, depositato una interrogazione parlamentare in merito, dove chiediamo un intervento al Ministro Pinotti. Potete visionarla qui sotto o al seguente link  https://goo.gl/2umpSQ

Interrogazione visite mediche Forze Armate 4_18852 (1)

È assolutamente inaccettabile che, per un presunta “ottimizzazione della spesa”, venga abbassato il livello di prevenzione e di contrasto alle patologie sanitarie. Se si devono fare risparmi certo non bisogna farli sulla pelle dei militari. Peraltro è noto che le visite mediche periodiche consistono in un semplice colloquio, con richiesta verbale da parte del medico riguardo le condizioni del militare, senza un necessaria e approfondita visita medica.

Il benessere del personale delle Forze Armate assume una importanza centrale ma in questa legislatura il Governo ha preferito occuparsi dell’acquisto degli F-35 e di premiare gli alti ufficiali con lo scellerato decreto sul riordino delle carriere. Fortunatamente la legislatura è alla fine, gli elettori puniranno questo esempio di mala amministrazione e nella prossima legislatura finalmente potremo porre il benessere dei nostri militari al centro dell’agenda del comparto difesa

Ormai da oltre 20 anni risultano numerose e continue lettere degli organi competenti che, a seguito di approfondite analisi, denunciano gravi problemi di inquinamento ambientale lungo tutto il percorso del fiume Oglio e un grave malfunzionamento del depuratore di Paratico (Brescia). Un situazione allucinante sia dal punto di vista ambientale, sia da quello della salute pubblica per migliaia di persone, contro la quale assistiamo all’immobilismo della Regione Lombardia.

Insieme agli attivisti del Movimento 5 Stelle, i quali stanno svolgendo un puntuale lavoro di controllo sul territorio, e agli esponenti in Regione Lombardia, siamo impegnati per denunciare questa grave situazione ambientale e per chiedere che vengano finalmente presi tutti i provvedimenti necessari.

Abbiamo, quindi, depositato una interrogazione in merito https://goo.gl/QvQnBd chiedendo un urgente intervento del Ministero dell’Ambiente per promuovere una verifica da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente affinché venga accertato lo stato dei fatti e il possibile grave danneggiamento del depuratore di Paratico e le relative cause, anche segnalando i fatti all’autorità giudiziaria.

Chiediamo, allo stesso tempo, una accurata analisi dello stato del fiume Oglio e delle zone adiacenti, che subiscono da anni un forte inquinamento ambientale, causato da diversi sversamenti, scoperti anche a settembre a Sarnico. Inoltre è necessario che vengano fornite tutte le informazioni utili alla cittadinanza, aprendo anche tavoli di confronto con i comuni interessati.

E’ inaccettabile che la Regione Lombardia sia da anni totalmente inerte, speriamo che le ormai prossime elezioni pongano fine a questo atteggiamento di mala-amministrazione e di menefreghismo nei confronti della cittadinanza, spazzando via questo malsano modo di amministrare una regione così potenzialmente ricca ma così impoverita, depauperata e inquinata da parte delle amministrazioni che si sono susseguite.

Vedi anche qui l’interrogazione :

Interrogazione PUBBLICATA depuratore Paratico e inquinamento fiume Oglio 20.12.17

L’attività della Commissione Difesa della Camera in questa Legislatura si chiude con un’altra vittoria del Movimento 5 Stelle. Oggi è stata infatti approvata la Risoluzione che impegna il Governo a garantire un adeguato livello di sostegno psicologico per il personale delle Forze Armate, prevedendo anche la possibilità di effettuare apposite convenzioni su scala nazionale o locale con associazioni di categoria o enti privati operanti nel settore.
Noi commissari del Movimento5Stelle Difesa alla Camera abbiamo sempre avuto a cuore il benessere del personale.
Così si conclude positivamente anche il mio grande impegno istituzionale in questa legislatura per porre al centro il benessere del personale delle Forze Armate e delle loro famiglie. E’ stato svolto un grande lavoro in Commissione, numerose sono state le audizioni e tutte hanno evidenziato l’esigenza di aumentare il livello di sostegno psicologico, fornendo un servizio con precise caratteristiche, come il fatto che il militare possa essere ascoltato da psicologi civili, così da garantire una certa libertà nell’esporre le proprie problematiche e per preservare la privacy.
Guarda l’audizione nella Commissione Difesa del 5 dicembre 2017  dell’Ammiraglio in ausiliaria Cristiano Bettini e del Prof. Giovanni Costanza, docente in psicologia clinica alla Sapienza
Guarda l’audizione (dal minuto 11) nella Commissione Difesa del 20 dicembre 2017 del Generale Gerometta, Presidente del Cocer, e dei rappresentanti dell’Esercito, Marina, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza
Il 13 dicembre 2017 in Commissione Difesa si è tenuta l’audizione del Generale Ispettore Capo Enrico Tomao, Ispettore Generale della sanità militare e del Capitano Murgia, psicologa dell’Esercito Italiano.
Guarda l’audizione del Gen. Tomao http://webtv.camera.it/archivio?id=12387&position=1
Quello di oggi, comunque, deve essere soltanto un primo importante passo e auspichiamo, infatti, che al più presto si avvii un’ indagine conoscitiva delle varie esigenze in ogni singola Forza Armata per arrivare a una regolamentazione interforze, che possa razionalizzare  le  spese e che vada finalmente a vantaggio del servizio di assistenza da offrire ai militari. Il prossimo Governo, se a guida del Movimento 5 Stelle, si comporterà in maniera totalmente diversa da quello attuale, che si è concentrato esclusivamente sugli acquisti degli armamenti e su leggi sballate come quella sul riordino delle carriere, che premiamo pochi a discapito di tanti, invece di garantire condizioni dignitose ai nostri militari e alle loro famiglie

L’incredibile vicenda del soldato Francesco Raiola sembra essere arrivata a un passo dalla positiva soluzione. Speriamo che i primi mesi del 2018 possano portare alla definitiva riammissione nell’Esercito.

Il nostro impegno è stato premiato e continueremo a stare accanto a Francesco fino a quando non lo vedremo re-indossare la sua amata divisa!

Infatti è stato finalmente pubblicato il Decreto del Ministro della Difesa https://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Concorsi/VolTr/Pagine/VSP7041Bis.aspx che disciplina le modalità di ammissione in servizio, a domanda, dei volontari in ferma prefissata quadriennale ovvero in rafferma biennale dell’Esercito Italiano, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, esclusi dalle procedure di immissione nei ruoli volontari in servizio permanente in quanto sottoposti a procedimento penale, nei casi in cui successivamente sia stata disposta l’archiviazione o il procedimento penale si sia concluso con sentenza irrevocabile che dichiari che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato.

Come ricorderete Francesco Raiola era stato vittima di un incredibile caso di malagiustizia.

Potete trovare la descrizione della sua vicenda tra le notizie nella rubrica “Attività Istituzionali”.

Qui potete visionare il Decreto

Decreto riammissione

Siamo di fronte di nuovo al vergognoso tentativo di prorogare di un ulteriore anno il mandato delle rappresentanze militari!

Leggi l’ articolo de “Il Fatto Quotidiano”:  https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/18/militari-forza-italia-vuole-prolungare-i-sindacalisti-gia-in-proroga-da-2-anni-m5s-sospensione-democrazia/4047419/

Si tratterebbe del terzo anno consecutivo che proprio ai militari si impedisce di votare il rinnovo dei loro delegati. L’emendamento di Elio Vito alla Legge di bilancio infatti arriva in un inglorioso gioco di sponda con il Pd che per non sporcarsi le mani manda avanti Forza Italia.

Vorremmo ricordare che la legge prevede un mandato per la Rappresentanza Militare di quattro anni. Con l’attuale proposta di proroga il loro mandato sarebbe allungato a sette anni, più di una legislatura parlamentare o di un mandato di un sindaco.

Nella scorsa legge di bilancio il Governo – accogliendo un nostro ordine del giorno – si era impegnato formalmente a non procrastinare oltre la data del voto per il rinnovo dei delegati militari. Inoltre più recentemente il Governo ha risposto ad un’interrogazione, a prima firma Emanuela Corda, sostenendo che ‘non è in alcun modo intenzionato a prorogare il mandato degli attuali delegati della Rappresentanza militare, tanto è vero che lo Stato Maggiore della Difesa informa di avere già posto in essere tutte le attività organizzative necessarie per il rinnovo dei Consigli di rappresentanza ed in particolare, in ossequio a quanto disposto dagli articoli 873 e 874 del decreto del Presidente della Repubblica 90/2010, sono stati richiesti i dati di forza agli Stati Maggiori/Comandi Generali per la predisposizione del decreto Interministeriale necessario per poter, successivamente, indire ed effettuare le elezioni entro i termini fissati.

Verificheremo in commissione bilancio se il Governo intende mantenere questo impegno o invece intende cedere alle pressioni dei vertici militari che evidentemente preferiscono avere questa Rappresentanza militare addomesticata e a loro uso e consumo.

Con l’imminente scioglimento delle Camere questa volta non regge neanche il pretesto – dimostratosi un falso – che la proroga sia necessaria in quanto imminente l’approvazione del disegno di legge di riforma della Rappresentanza Militare. Il testo giace infatti, per responsabilità esclusiva della maggioranza, ancora nel comitato ristretto della Commissione Difesa della Camera. Ci pare una cosa enorme questa sospensione della democrazia nelle caserme italiane che rafforza la convinzione diffusa che gli attuali rappresentanti eletti nel lontano 2012 pensino, più che a difendere i diritti e i legittimi interessi collettivi dei militari, unicamente alla propria condizione di privilegio.