Oggi si conclude la campagna elettorale, sono stati giorni intensi e appassionanti, con gli attivisti e i miei colleghi abbiamo percorso centinaia di chilometri nella provincia di Brescia, passando per ogni città, piccolo paese, singole piazze, incontrando migliaia di persone.

A loro abbiamo “semplicemente” raccontato tutto il lavoro svolto in Parlamento, in Regione e nei vari Comuni dal Movimento 5 Stelle. E con loro ci siamo confrontati sul concreto programma da attuare nei prossimi anni. Tutto questo con un solo obiettivo comune : innovare il nostro paese, cambiarlo profondamente, dare speranza e futuro ai nostri giovani, garantire serenità agli anziani e alle persone fragili, investire sul lavoro e sostenere imprenditori e aziende.

Domenica tocca ai cittadini scegliere il tipo di paese in cui vorranno vivere, noi ci siamo e continueremo la nostra battaglia per un Italia migliore! #Italia5Stelle

 

 

 

Giovedì 22 febbraio, dalle h 18:00 alle h 21:00 presso l’ Auditorium Capretti, sarò ospite di un confronto con le altre candidate alle elezioni 2018 Camera e Senato per discutere sulle questioni più rilevanti della vita economica del nostro Paese e dei programmi elettorali.

Ringrazio EWMD-European Women’s Management Development International Network per aver organizzato questo importante momento di confronto e di approfondimento.

Vi aspetto in Via Brigida Avogadro, 23 a Brescia.

https://it-it.facebook.com/Ewmd.Brescia/

Baltic Air Policing rappresenta ormai uno dei simboli delle tante ingiustizie che nel corso degli anni i nostri militari impegnati al servizio dello Stato hanno dovuto subire dai loro vertici e dai vari Governi.

La Baltic Air Policing (BAP) rientra nella NATO Air Policing, ovvero nella gestione da parte della NATO degli spazi aerei di paesi membri o legati da accordi di difesa non dotati di una propria aeronautica militare; in questo caso è la missione nella quale reparti aerei di Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, Regno Unito e USA si fanno carico a rotazione quadrimestrale e rischierandosi su basi locali in Estonia, Lettonia e Lituania, attività iniziata nel 2004, in quanto i paesi baltici pur avendo delle proprie aeronautiche militari non hanno reparti di volo di difesa aerea.

L’Italia ha condotto la missione BAP dal 1 gennaio al 31 agosto 2015, con uno schieramento presso la base di Siauliai in Lituania.

Così 4 Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare con relativi piloti, tecnici e specialisti (in tutto circa 100 militari del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo di Trapani, con il contributo di altri Reparti di Forza Armata ed Interforze) hanno garantito, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la difesa dello spazio aereo delle tre repubbliche baltiche.

Inoltre sono stati distaccati Controllori della Difesa Aerea italiani presso il Centro di Riporto e Controllo (CRC) lituano di Karmelava, al fine di fornire addestramento, assistenza e supervisione ai colleghi baltici.
In otto mesi, la Task Force Air ha svolto in totale circa 900 ore di volo, con 40 Alpha-Scramble (reali interventi di Difesa Aerea) e oltre 160 Tango-Scramble (eventi simulati per l’addestramento alla prontezza operativa), e molte missioni addestrative per il mantenimento della piena operatività della TFA e degli operatori del CRC di Karmelava.

L’alto livello di affidabilità ed efficienza garantito dagli uomini e donne della TFA è stato riconosciuto anche dalla NATO, che ha valutato il dispositivo italiano con la massima qualifica di “Excellent”, per la prontezza dei piloti e di tutto il sistema di supporto a terra, nonché per la validità delle procedure operative poste in atto.

Ma nonostante tutto questo, dopo la fine della missione, sono sorti gravi problemi riguardo il trattamento economico nei confronti dei militari impegnati nella BAP.

Infatti la missione, a differenza di tutte le altre missioni, è stata finanziata soltanto a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge che autorizzava la partecipazione italiana alla missione NATO e il suo relativo finanziamento.

Ma la cosa scandalosa è che il personale militare ha avuto trattamenti economici differenti ed, in particolare, per il periodo 1 gennaio-19 febbraio 2015 avevano avuta corrisposta l’indennità di missione internazionale mentre per il periodo 20 febbraio-31 agosto 2015 l’indennità di contingentamento.

Numerosi militari mi avevano evidenziato questa seria problematica, così già nel giugno 2015 presentai un interrogazione parlamentare in merito (guarda l’interrogazione https://goo.gl/mL8SNW ), chiedendo un urgente intervento al Governo per sanare questa evidente disparità di trattamento, garantendo omogeneità ed equità negli emolumenti economici. Inoltre più volte sollecitai il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, anche nel corso delle sedute di Commissione Difesa.

A distanza di ben 2 anni e mezzo non solo nessuno, Governo o Ministro della Difesa Pinotti, ha risposto alla mia interrogazione, ma soprattutto il problema non è stato minimamente risolto, nonostante il fatto che, oltre alla mia interrogazione, risulta già una informativa del Cocer Aeronautica al Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e una inequivocabile circolare del Comando Squadra Aerea che chiedeva un intervento risolutore allo Stato Maggiore dell’Aeronautica.

Insomma, un’ennesima ingiustizia nei confronti dei militari, sulla quale è giusto richiamare ancora una volta l’attenzione delle autorità competenti e per la cui soluzione noi del Movimento 5 Stelle ci batteremo immediatamente dopo la ripresa delle attività parlamentari nella 18^ Legislatura.

CHI SONO???????????????

Sono i “CANDIDATI CATAPULTATI” dal Centrodestra e Centrosinistra nel Collegio Uninominale di Palazzolo sull’Oglio, trenta comuni nell’Ovest Bresciano.

Questo è il rispetto che i vecchi Partiti hanno per il nostro territorio, per le le esigenze di cittadini, imprese, attività commerciali!

Candidano persone che risiedono in altre città, addirittura in altre regioni, lontano dal collegio dove gli elettori leggeranno i loro nomi.

Come potranno interessarsi ai problemi locali?? E’ ovvio, non lo faranno!

E di casi come questi ce ne sono decine in tutta Italia, che si vanno a sommare ai cosiddetti “impresentabili”.

Noi del Movimento 5 Stelle rispondiamo con i fatti, candidando persone oneste, espressione dei territori, competenti e con la conoscenza delle problematiche del territorio.

Guardate le liste M5S, nei collegi uninominali e plurinominali, troverete candidati che conoscete bene, vostri vicini, che avete già avuto modo di apprezzare per il loro impegno sia nelle amministrazioni locali, sia in Parlamento, comunque impegnati a risolvere i problemi della vostra città.

Anche questo ci differenzia dai vecchi Partiti e anche per questo il 4 marzo saremo il primo Partito in Italia!

#italia5stelle

Leggi l’articolo del Corriere della Sera, edizione di Brescia  http://brescia.corriere.it/notizie/politica/18_febbraio_07/elezioni-collegio-palazzolo-sfida-catapultati-abad8392-0bf5-11e8-ac00-e73bcae47d08.shtml

 

 

“Messi a Fuoco” è stato il primo confronto della campagna elettorale per le elezioni 2018 a Brescia.
Come al solito i partiti mentono sapendo di mentire.
Non è stato difficile affrontare temi e argomenti nei quali ho potuto dire che il centro dx candida persone condannate come Bossi, Formigoni, Berlusconi, per non proseguire, mentre noi abbiamo una sindaca a Roma, Virginia Raggi, assolta e elogiata da Cantone ANAC, poiché ha migliorato il grado di trasparenza nelle gare d’ appalto pubbliche.
Abbiamo anche parlato dei temi centrali per il futuro del nostro paese come occupazione, pensioni, immigrazione.
E’ pazzesco sentire parlare PD e FI della abolizione della Legge Fornero quando proprio loro l’hanno a suo tempo concepita e votata a favore, Berlusconi incluso!
E ancora, è scandaloso che le vecchie coalizioni parlino a vanvera di immigrazione, quando tutto il disastro dei nostri giorni è dovuto alla legge Bossi-Fini, al mediocre e affarista buonismo tipico del centro sinistra che ha fatto sbarcare decine di migliaia di immigrati, e infine al PD di Renzi che da Presidente del Consiglio.
In buona sostanza la ricetta dell’ inutile #PD per sconfiggere l’immigrazione sarebbe quella di investire in cooperazione e aiutare i Paesi a casa loro: e noi, in cinque anni di commissione difesa, secondo voi, non glielo abbiamo mai detto prima!?!? Noooooo! Ci copiano, senza essere in grado di concretizzare nulla.
Poveri partiti riciclati: sono tutti passati al Governo ed ora vogliono proporre, ma cosa?!
La forza, la freschezza e la concretezza del nostro programma 5Stelle contro le banalità e l’inadeguatezza dei vecchi Partiti. Il 4 marzo si avvicina.
Vi voglio tutti carichi alle urne!
La matita sull’ unico logo MoVimento 5 Stelle
#Italia5stelle #m5s #LuigiDiMaio #FuturoInProgramma
 

Seguitemi stasera su Teletutto dalle 20.45, su “Messi a Fuoco”, un confronto sui principali temi di queste elezioni con i rappresentanti degli altri schieramenti politici.

Potrete vedere la trasmissione anche  in streaming, da computer, tablet e smartphone sul sito http://www.teletutto.it/

La vicenda dei Cappellani Militari sta assumendo ormai le caratteristiche dell’ennesimo scandalo all’italiana. Continua infatti lo sperpero delle risorse pubbliche con ben 10 milioni di euro all’anno spesi per il pagamento degli stipendi e delle pensioni dei Cappellani, equiparati nei gradi agli ufficiali delle Forze Armate.

Il Governo non solo non è intervenuto ma è riuscito, scandalosamente, a peggiorare la situazione; infatti, dopo l’approvazione dell’orrenda legge sul riordino delle carriere, aumenteranno gli stipendi degli ufficiali e quindi degli stessi Cappellani, diventati peraltro dirigenti. Tutto questo a fronte delle dichiarazioni del Sottosegretario Rossi che aveva annunciato nel marzo 2014 l’istituzione di una un apposita Commissione Mista Paritetica tra lo Stato Italiano e la Santa Sede.

Stanchi di questa situazione e rappresentando l’indignazione dell’opinione pubblica, in questa legislatura abbiamo presentato numerosi atti parlamentari chiedendo aggiornamenti e sviluppi. Il Governo, come sempre, ha risposto in maniera del tutto insoddisfacente e lacunosa, affermando soltanto vagamente che i lavori stanno proseguendo, ammettendo però che non è stato ancora approvato un testo definitivo.

Guarda gli atti parlamentari a mia prima firma :

Interrogazione a risposta immediata in Commissione Difesa https://goo.gl/iQFiym

Risoluzione in Commissione Difesa https://goo.gl/wU2QEy

Interrogazione a risposta scritta https://goo.gl/ZikTp5

Interrogazione a risposta scritta https://goo.gl/VBxY9b

Insomma, un bilancio assolutamente fallimentare per il PD e gli altri Partiti che hanno composto l’accozzaglia al Governo.

Il concetto cardine che guida il nostro percorso sulla materia è che non è in discussione tanto l’assistenza spirituale verso il personale militare, quanto il fatto che i Cappellani, incredibilmente, sono di fatto dei militari, e quindi stipendiati dallo Stato Italiano, con relativo trattamento pensionistico, peraltro entrambi equiparati a quelli degli ufficiali e degli alti vertici delle Forze Armate.

Un vero spreco di risorse pubbliche, quando, invece con i relativi risparmi si potrebbe intervenire per le reali esigenze dei militari.

Nella prossima legislatura, grazie al vostro sostegno, otterremo il risultato!

E’ passato soltanto un anno dalla entrata in vigore della legge http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/09/12/16G00193/sg che ha soppresso il glorioso Corpo Forestale dello Stato e ha stabilito il passaggio di competenze, funzioni e gran parte del personale all’Arma dei Carabinieri.

Migliaia di persone (7.200 Forestali su 7.800), con un atto forzoso del Governo, si sono trovati improvvisamente “militarizzati”, compressi nei loro diritti costituzionali (si pensi solo a quelli politici o sindacali). Così contro questo abuso sono arrivati una pioggia di ricorsi e ad Aprile la Corte Costituzionale si pronuncerà, dopo che anche il Tar dell’Abruzzo e della Basilicata hanno ravvisato elementi di incostituzionalità.

Inoltre, la scorsa estate abbiamo assistito alla tragedia degli incendi, che hanno messo in pericolo le vite dei cittadini e distrutti interi boschi del nostro territorio. E così purtroppo si è potuto constatare l’assoluta irresponsabilità di questo scellerato Governo e del PD, che hanno minato alla base l’intero settore della prevenzione e lotta contro la piaga degli incendi.

La motivazione “trionfalmente” dichiarata dal Presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro Madia, risiedeva nel principio della spending review, falsa bandiera sventolata ad arte dal Governo quando si trattava di approvare norme e leggi che risultavano palesemente sbagliate, ingiuste, incostituzionali, arbitrarie,.

Ma il tempo (almeno lui) è galantuomo, e così proprio in questi giorni, si è appreso, per dichiarazione dello stesso Governo, che non solo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato non ha fatto risparmiare nulla ma, al contrario, negli anni prossimi il bilancio dello Stato dovrà sopportare ulteriori sprechi per gli investimenti infrastrutturali causati dal trasferimento delle competenze all’Arma dei Carabinieri, per la manutenzione straordinaria e ordinaria di immobili, automezzi, e macchinari, per l’integrazione degli oltre 7 mila Forestali nell’Arma.

E tutti questi dati sono verificabili nella “Relazione sulle Leggi di spesa pluriennale” pubblicata a fine settembre sul sito del Ministero degli Economia, con la “Nota di aggiornamento” al Def.

Insomma la tanto sbandierata Spending Review altro non era che una tragica fake news sulle spalle delle migliaia di ex-Forestali e dei cittadini italiani.

Noi del Movimento 5 Stelle non avevamo bisogno di questi tardivi dati, lo avevamo detto da subito, denunciando, le intenzioni del Governo, votando contro la legge del 2015 e compiendo una serie di atti parlamentari dove sollecitavamo Renzi e il Ministro Pinotti a prendere urgenti provvedimenti per cercare almeno di porre rimedio a certi evidenti disastri provocati dalla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, come la scomparsa dei Dos dal CFS, figure di spessore e dalla profonda conoscenza del territorio. Ma dal Governo, ovviamente, nessun cenno e nessun atto.

Guarda gli atti parlamentari (interrogazioni a risposta scritta) a mia prima firma :

https://goo.gl/cLBr3q

https://goo.gl/Bd6BjF

https://goo.gl/XiZY3Q

https://goo.gl/27sYEX

https://goo.gl/QLuuXd

https://goo.gl/vi9yvu

https://goo.gl/m1uUFv

https://goo.gl/J72EFH

Adesso finalmente la legislatura è finita, Renzi, Pinotti e Madia andranno a casa cacciati dai cittadini, e finalmente potremo aprire un capitolo nuovo, con una seria riforma di tutto il settore.

Vedremo cosa faranno gli altri Partiti, se daranno un loro contributo o saranno, come al solito e come fatto in questa orrenda legislatura, maggiormente impegnati nella loro attività preferita, ovvero quella degli inciuci e degli accordi sottobanco. A danno di molti, soprattutto dell’ambiente e nell’interesse di pochi. Noi certamente non li aspetteremo.

Una ennesima storia di ingiustizia nel mondo della Difesa.

Emiliano Boi è un Maresciallo della Marina Militare attualmente in servizio presso il commissariato Marittimo di La Spezia.

Nel 2011, imbarcato sulla nave “Caio Duilio”, colpito dal fatto che l’acqua bevuta dall’equipaggio fosse prodotta direttamente sulla nave attraverso due impianti di potabilizzazione e dissalazione, lamentò presso i suoi superiori il fatto che gli esami effettuati sull’acqua in questione non erano in linea con le normative che stabiliscono i parametri minimi da analizzare. Dagli stessi superiori però si trovò di fronte un muro di omertà e di disinteresse, anche dallo stesso CoceR Marina che teoricamente avrebbe dovuto rappresentare i diritti dei militari.

Mosso, quindi, dallo spirito di tutela della salute per i suoi colleghi fece fare delle ulteriori e più approfondite analisi a cura della Agenzia Regionale Ligure per la Protezione dell’Ambiente, che stabilirono la non idoneità al consumo umano, a causa della presenza di sostanze contaminanti cancerogene, nello specifico trialometani e idrocarburi, informando quindi un giornalista della grave situazione verificatasi ormai da anni, anche sottolineando il fatto che a seguito di questi ulteriori esami la Marina Militare dispose l’altolà al consumo dell’acqua autoprodotta.

Da quel momento, è iniziato, per Emiliano, un vero e proprio calvario, passato attraverso provvedimenti vessatori come licenze obbligatorie, atteggiamenti intimidatori, e culminati con la richiesta da parte del Pubblico Ministero a 4 mesi di reclusione per rivelazione di notizie militari, nel processo che si è aperto in questi giorni e che lo vede imputato. Una accusa assurda e inesistente!

Esprimo tutta la mia vicinanza e tutto il mio sostegno ad Emiliano Boi. È scandaloso che si voglia punire un militare che si è schierato con coraggio a tutela della salute dei suoi colleghi, un altro segno inequivocabile della profonda riforma che deve avvenire all’interno delle Forze Armate, dove gli interessi dei militari vengono quotidianamente calpestati da una “oligarchia” che è rimasta tenacemente ancorata a tempi che non esistono più.

È doveroso stare al fianco del Maresciallo Boi, ormai definito “l’infermiere-coraggio”, contro l’indifferenza della Marina Militare, del Cocer Marina (in proroga) e del Ministro della Difesa Roberta Pinotti (fortunatamente sulla poltrona ancora per poco).

Appoggio, quindi al 100% la petizione online a sostegno di Emiliano su Change.org, promossa da Assodipro e dal suo Presidente Salvatore Rullo.

Potete anche voi sostenere il maresciallo Emiliano Boi firmando la petizione che trovate al seguente link https://www.change.org/p/ministro-difesa-roberta-pinotti-salviamo-il-maresciallo-emiliano-boi-ha-tutelato-salute-militari-e-lo-vogliono-punire?utm_source=share_petition&utm_medium=link&recruiter=42417008

Leggi l’articolo sul sito di Assodipro https://www.militariassodipro.org/noi-di-assodipro-stiamo-con-emiliano-boi-il-maresciallo-della-marina-militare-mandato-a-processo-per-aver-fatto-il-suo-dovere-a-tutela-della-salute-dei-colleghi-denuncio-presenza-di-sostanze-cancero/

 

#iostoconboi

Con il nuovo anno e la fine della legislatura ho deciso di fare il conto di quanti soldi ho restituito tra indennità e rimborsi.

Beh, ad oggi ho restituito più di 210.000 euro.

Sono molti, e con questi soldi avrei potuto togliermi molti sfizi, ma avevo accettato di restituire parte fissa dell’ indennità e rendicontare e così è stato.

Non sono una privazione, anzi sono motivo di vanto, poiché a me questi soldi in meno non cambiano la vita, ma è una scelta che abbiamo fatto cinque anni fa per dare l’esempio, un segnale di cambiamento, un segnale che è possibile mantenere una promessa fatta in campagna elettorale, e l’ho mantenuta.

Servire lo Stato e portare semplicità e onesta è stato questo motivo di dedizione e vanto per cinque anni.

Posso solo ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di poter lavorare per portare dignità nella politica e a servizio dei più deboli.

Clicca qui per vedere le nostre restituzioni: https://www.beppegrillo.it/tirendiconto.it/trasparenza/